Roberto e la rinite allergica

Roberto e la rinite allergica

Roberto soffre di allergie sin da piccolo, oltre a vari disturbi che lo hanno reso dipendente dalle medicine.

Mi chiamo Roberto Greco, ho 57 anni e vivo a Milano. Ho conosciuto il Dr. Greco per caso: un mio amico doveva fare una visita, ma non è potuto andare. Sapeva che avevo dei problemi di salute, me ne ha parlato ed io sono andato a fare la mia prima visita. In realtà non è stato un caso ma la conclusione fortuita e fortunata di un percorso che avevo iniziato e che si è concluso dal punto di vista medico con l’incontro del Dr. Greco. Senza il percorso che stavo facendo non mi sarei mai deciso a cominciare.

Da sempre sono stato un medicinale dipendente. Per la pressione, per il mal di testa, per le allergie, per ogni minimo sintomo che mi desse fastidio. Sta di fatto che la sommatoria di vari disturbi ha cominciato a diventare difficile da sostenere e soprattutto comportava l’uso continuo di medicinali. Inoltre avevo sempre più spesso dei veri e propri blocchi alla schiena e reflusso. Dopo l’ennesimo blocco alla schiena curato con punture “da cavallo” perché non potevo/volevo fermare la mia attività lavorativa, sono stato indirizzato da un amico presso un osteopata. Seppure con un certo scetticismo ci sono andato e mi ha rimesso in piedi. Mentre mi recuperava la schiena mi ha fatto un mucchio di domande su cosa mangiavo, su come vivevo e mi ha fatto una “ramanzina” sul mio stile di vita. Al momento l’ho preso per un ciarlatano ma, visto che mi aveva rimesso in piedi ho seguito alcuni consigli ed ho rivisto un po’ la mia dieta riducendo il consumo di latte/latticini in particolare.

Nello stesso periodo, sempre casualmente, mia moglie ed io abbiamo conosciuto un terapeuta shiatzu. Pur essendo ancora molto scettico, all’ennesimo blocco della schiena sono andato da lui. Anche in questo caso, oltre a sciogliermi la schiena, mi ha fatto molte domande e, ancora una volta mi sono trovato a riflettere sul mio stile di vita e sulla mia dieta. Anche lui, pur non conoscendomi aveva subito individuato alcune patologie e mi aveva dato alcune indicazioni circa l’accumulo di tossine e sulle conseguenze sulla mia schiena ed il mio apparato digerente. Ma soprattutto mi ha insegnato degli esercizi di respirazione che si sono rivelati molto utili. Il mio scetticismo è andato calando e nello stesso tempo ho cominciato a leggere ed informarmi. Ancor di più lo ha fatto mia moglie che ha sensibilmente messo sotto controllo la nostra dieta riducendo la presenza di alcune tipologie di alimenti. I miglioramenti si sono visti e sentiti.
Nel frattempo, per altre strade (permacultura) sono entrato nell’argomento dell’ alimentazione dal punto di vista della produzione del cibo scoprendo l’importanza della scelta corretta di ciò che mangiamo e di come viene prodotto il cibo. Ho imparato l’importanza dell’agricoltura sostenibile, delle colture prive di chimica, dei ritmi della natura e della vita. Mi sono avvicinato, sempre per caso, ma sempre più intenzionato a sperimentare e capire, alla fisiokinesiterapia ed ho conosciuto una persona che ancora una volta mi ha fatto riflettere e mi ha avvicinato a forme di terapia naturali. Soprattutto ho scoperto che esiste una medicina empatica fatta di medici che ti ascoltano e che cercano le cause senza rifilarti il primo medicinale che ti cura il sintomo.

E’ a questo punto che ho conosciuto il Dr. Greco. Tutto quello che mi ha detto e prescritto mi è sembrato logico e conseguente e mai avrei potuto capirlo solo due o tre anni prima. La medicina a cui ero abituato era di impatto immediato, priva di rinunce e priva di qualsiasi analisi critica, comportamenti e dieta. Quindi, quando gli ho spiegato che fin da bambino soffrivo di allergie e che ormai vivevo con la pillolina antistaminica tutto l’anno con dosi aumentate nei momenti di punta, non mi sono minimamente sorpreso quando mi ha spiegato che dovevo drasticamente cambiare dieta eliminando con decisione tutta una serie di alimenti e la la quasi totalità delle medicine (la lista di farmaci assunti quotidianamente o quasi era imbarazzante). Ho preso la cosa seriamente e per mesi ho tenuto duro durante le crisi più o meno serie di rinite allergica, prendendo i rimedi omeopatici prescritti che hanno dato, con altrettanta immediatezza dei farmaci, sollievo e soluzione.

A maggio è arrivato il momento della verità e, siccome smaniavo dalla voglia di sperimentare, la grande prova è stata passare il ponte del Primo Maggio in cascina a fare un corso di permacultura. Ebbene, per la prima volta nella mia vita da quando avevo 6/7 anni ho passato il mese di maggio all’aperto senza avere il minimo problema. Nel frattempo, nei mesi, ho perso otto chili, ho scoperto una varietà di cibi grazie a mia moglie che mi ha accompagnato in questa esperienza e non ho più praticamente preso medicine, né ho sentito il bisogno di farlo perché i vari disturbi sono sostanzialmente scomparsi.

E’ difficile spiegare cosa si prova a vivere con serenità la primavera dopo averla vissuta come un recluso per 50 anni limitando anche la vita di chi mi stava vicino. Posso dire che sto riscoprendo il piacere di sentire odori e profumi in contrapposizione alla paura, sto convivendo con serenità con mini crisi allergiche che mi capita ancora di avere quando incontro fattori allergizzanti con cui non ho ancora finito di fare i conti (spesso mi capitano situazioni simili in casa e non fuori) ma senza farne un dramma conscio che la rinite è parte del percorso di guarigione e non una manifestazione pura e semplice della malattia.

Roberto